L’intervento “Impegni per l’apicoltura” si rivolge a beneficiari che praticano l’attività apistica in aree caratterizzate dalla presenza di sistemi agricoli a bassa intensità e sistemi agro-silvo pastorali di valore naturalistico, dove l’attività svolta dalle api, insieme ad altri insetti pronubi, contribuisce alla conservazione della flora spontanea e alla salvaguardia della biodiversità.
L’intervento mira sia a contrastare il declino degli impollinatori, sia a supportare pratiche di apicoltura volte alla tutela della biodiversità mediante un sostegno economico a copertura dei maggiori costi e minori guadagni per l’attività effettuata in aree che, pur presentando diversità di specie vegetali agrarie e naturali, risultano di minore valore nettarifero e vengono normalmente escluse anche dalla pratica del nomadismo apistico per via dei maggiori costi di trasporto e per le minori rese produttive.
L’intervento pertanto si compone di due azioni tra loro alternative, vale a dire che lo stesso apiario non può essere impegnato su entrambe le azioni durante il periodo di impegno. Le due azioni sono le seguenti:
a) Azione 1 “Apicoltura stanziale”;
b) Azione 2 “Apicoltura nomade”.