Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha pubblicato un decreto ufficiale che stabilisce le linee guida per le iniziative che l’Italia adotterà come parte dell’impresa globale Mission Innovation. Questo programma internazionale, al quale l’Italia si impegna insieme a ventitré altre nazioni e alla Commissione Europea, dispone di un fondo di 502 milioni di euro destinato a sostenere l’innovazione nel settore energetico con l’obiettivo di raggiungere emissioni nette nulle di carbonio.
Sette sono le aree chiave identificate da Mission Innovation:
- Green Powered Future: mira a far sì che entro il 2030, i sistemi energetici globali possano gestire fino al 100% di energie rinnovabili nel mix di generazione, mantenendo al contempo efficienza economica e stabilità.
- Zero-Emission Shipping: punta a realizzare, entro il 2030, una flotta marittima internazionale dove almeno il 5% delle navi sia a emissioni zero.
- Clean Hydrogen: ha l’intento di abbattere i costi dell’idrogeno pulito per renderlo più competitivo entro il 2030.
- Carbon Dioxide Removal: vuole sviluppare tecnologie capaci di ridurre le emissioni di CO2 di 100 milioni di tonnellate all’anno a livello mondiale entro il 2030.
- Urban Transition: si propone di implementare entro il 2030 almeno 50 progetti urbani sostenibili su larga scala in tutto il mondo.
- Net-Zero Industries: cerca di incentivare l’adozione di soluzioni sostenibili nelle industrie ad alta intensità energetica.
- Integrated Biorefineries: ambisce a sostituire il 10% dei combustibili e dei materiali fossili con alternative biologiche entro il 2030.
I fondi sono distribuiti tra varie iniziative, con 317 milioni per Green Powered Future, 118 milioni per Clean Hydrogen, e altre somme per progetti trasversali, internazionali, supporto scientifico e gestione.
I fondi sono ripartiti tra le diverse missioni, con una spiccata attenzione a Green Powered Future e Clean Hydrogen, che insieme ricevono la maggior parte dei finanziamenti.